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18/02/2020

IL RACCONTO DI LUDOVICA IN MISSIONE IN UGANDA

Le emozioni della volontaria più giovane di AFRON



Durante questo viaggio ho avuto modo di innamorarmi ancora una volta dell’Africa; stavolta però è stato diverso... contribuire anche se solo con dei piccoli gesti ad aiutare delle persone malate o comunque bisognose e speranzose di credere in qualcosa, qualcosa che ogni giorno permetta loro di alzarsi la mattina con la forza ed il sorriso stampato sulle labbra, qualcosa che permetta loro di continuare ed attaccarsi alla loro vita nonostante ogni ostacolo, ogni sciagura che incontrano ...

Vedere questa gente ti fa capire quanto ogni cosa può essere bella ed essere affrontata con serenità malgrado ogni problema, ma soprattutto ti insegna che si può amare la vita pur non avendo niente, si può sempre trovare il motivo di apprezzare anche quel poco che si ha.

Stare accanto a Titti in questo percorso di volontariato è stato bellissimo, lei ci ha dato la possibilità di vedere più da vicino la bellezza della gente ugandese ma soprattutto ci ha dato la possibilità di offrire la speranza a cui queste persone si aggrappano.

Vedere il volto sincero, vero dei bambini, regalare loro un sorriso - che poi in realtà sono loro a regalartelo - regalare loro una gioia con un gesto, anche il più piccolo, mi ha fatto capire finalmente cosa ha spinto Titti a sacrificare molte cose della sua vita agiata, per dedicarsi alle donne e ai bambini africani, questo socievole e meraviglioso popolo, gli ugandesi.

Queste parole, dette così, dette da una persona qualsiasi, possono essere considerate irrilevanti, ma la verità è che, finché un esperienza del genere non la vivi in prima persona, non potrai mai sentirti veramente coinvolto; un esperienza del genere la vita te la cambia... i sentimenti, le emozioni che quest’ esperienza suscita in noi, sono inimmaginabili, indescrivibili, ma soprattutto unici e rari; emozioni che rimarranno sempre accese e indelebili nel mio cuore.

Alla fine di quest’avventura, ho lasciato questo paese con le lacrime che mi bruciano il cuore; ci ho lasciato una parte di me, una parte di me di cui non posso fare a meno!

Ditemi se questo non è un invito a ritornare.

 

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