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14/02/2019

IL RACCONTO DI CHIARA IN MISSIONE CON AFRON IN UGANDA

Nuovi volontari AFRON per il progetto #SmilingToy



È iniziata così quest'esperienza: un tuffo ad ali spiegate verso un'indelebile sorpresa.

Il mio ringraziamento va al "sorriso" di AFRON ed alla passione di Titti: quando energia, amore e volontà si uniscono, la luce entra potente ad illuminare il buio.

Partenza come se dovessimo trasferirci oltre oceano: valigie piene di giocattoli, ma soprattutto ricche di doni che molti bambini romani hanno voluto dedicare ai loro sconosciuti amici equatoriali, con bambole fatte a mano, letterine arrotolate e vivaci disegni.

Eh si, per me sono loro i veri protagonisti di questa storia: i bambini!

Loro, in ogni parte del mondo, immaginano di giocare tra alberi, animali ed arcobaleni, girando in tondo mano nella mano, verso una meta comune: essere felici, tutti insieme.

Dovremmo ricordarci di quanto i bambini siano le nostre stelle comete...

Arrivati nel traffico affumicante di Kampala ci imbattiamo nella guida fantasiosa dei locali, per dirigerci verso la nostra prima maratona: dipingere la parete dell'Uganda Child Cancer Foundation in un giorno!

Impresa quasi eroica di tutti i volontari: uniti dal calore del cuore (e del sole!), iniziamo a far danzare mani, pennelli e colori.
Alla domanda classica: "tu sai colorare?"  "ma certo" rispondo… peccato che poi quel Simba spaesato si è ritrovato una criniera talmente eccentrica che è andata al di là dei suoi stessi limiti!

Ed eccoci al giorno atteso, la festa per i bambini dell'ospedale: vorrei tanto mostrare ai nostri figli, abituati ad avere tutto ma a non soffermarsi su nulla, il nobile esempio di questi cuccioli, attaccati a flebo e lenzuola bucate, che con i loro sorrisi a denti bianchi sfrecciano diretti dentro il tuo cuore...

I giorni trascorrono tra ospitali collaborazioni internazionali, qualche occasione di relax, fino ad arrivare al secondo momento "Smiling Toy" presso Saint Mary's Lacor Hospital.

Beh, non esistono parole adatte che possano esprimere le emozioni provate in questa giornata di festa: fermento nel cercare di accordare i tempi italiani con quelli africani, curiosità nel condividere culture diverse, gioia nello scartare i regali per poi scatenarsi con balli e musiche autoctone, ma soprattutto ho nel cuore la bellezza degli occhi profondi, dei visi dipinti e delle mani delicate di tutti questi bambini che con il loro esempio fanno inchinare il mondo intero.

Questo popolo mi ha completamente catturato: umanità, sofferenza, dignità, rispetto, calore, condivisione, generosità, tranquillità, tutto amalgamato da una dolcezza di sguardi.

I compagni di viaggio davvero speciali: risate, collaborazione, spirito di adattamento e impegno, il tutto condito da grande passione.

Il mio pensiero più grato va all'uomo dall'animo regale: se non fosse per la sua fiducia e per un pallone di pallavolo oggi non sarei qui.

Quello che mi porto dentro sono quei sorrisi che non conoscono confini,
di chi ama donarli e di chi sogna nel riceverli...

Questo indimenticabile viaggio non poteva concludersi in modo migliore. La vita è tutta una musica e, l'ultimo giorno, questa terra rosso fuoco mi ha donato la sua colonna sonora:
"Excess Love", un "amore eccessivo", tra la voce di Mercy Chinwo ed il suono angelico della ragazza dai piedi scalzi e dalle dita che sfiorano il cielo...

Chiara

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