27/07/2023
Donatella Pons, socia AFRON, racconta la sua missione in Uganda con AFRON!
Il 17 luglio mattina lasciamo Kampala e ci dirigiamo verso Gulu, a nord del Paese. Gulu dista 300 km circa da Kampala, la strada è lunga (circa 6 ore di macchina) ma bellissima: abbiamo attraversato una miriade di villaggi, coloratissimi e suggestivi, immersi in una vegetazione rigogliosissima di un verde intenso e forte.
La gente che incontriamo, strada facendo, è assorta a svolgere lavori semplici, vende tutto ciò che produce la terra (pomodori, frutta di ogni tipo, patate ecc.), gli sguardi ti ammaliano per la loro dolcezza e serenità.
Arrivati a Gulu, visitiamo con Titti il nuovo UCI (Uganda Cancer Istitute ) in costruzione, ma quasi terminato (l’inaugurazione è prevista nei prossimi 3 mesi), che diventerà uno dei punti focali del Paese nella cura per il cancro e prossimo partner di AFRON.
Terminata la visita, finalmente arriviamo al Lacor Hospital di Gulu nella cui Guest Housealloggeremo per tutta la nostra permanenza. L’impatto, entrando in ospedale è fortissimo e devastante: reparti affollati di malati, condizioni igieniche precarie, famiglie accampate lì, lungo le stradine, per vegliare ed accudire i malati ricoverati. In questo contesto, AFRON è estremamente attivo, è uno dei punti di riferimento chiave, fornendo servizi di prevenzione e cura per le donne con cancro al seno e all’utero e per i bambini, colpiti dal Linfoma di Burkitt.
La mattina seguente ci rechiamo alal Wawoto Kacel Cooperative, altra organizzazione partner di AFRON che raccoglie e supporta le donne colpite e sopravvissute all’HIV. Molte di esse sono state cacciate e radiate dalle famiglie, perché ritenute contagiose e quasi colpite da una maledizione divina. Questa Coperativa le aiuta, fornendo loro un’attività lavorativa che si concretizza nella produzione di oggetti artigianali (cesti, borse, stoffe e quant’altro) e concede a loro la possibilità di riscattarsi e rinascere nuovamente più forti e consapevoli che mai.
Nel pomeriggio si cominciano i preparativi per la grande festa dei bambini, prevista per il giorno 20 luglio. Si cominciano a selezionare ed impacchettare giochi per i bimbi malati, ci si preoccupa di controllare tutto al dettaglio affinchè questa giornata dia un po'' di sollievo ai piccoli pazienti e li faccia sorridere e dimenticare, anche se per poco, il loro dramma.
Il 19 luglio è il giorno dedicato alla visita degli studenti presso le Scuole Secondarie Ocer Champion e Sacred Heart.
AFRON è molto attiva anche presso gli Istituti scolastici e sostiene un progetto denominato “ 3C – Children Caring about Cancer “ che ha lo scopo di sensibilizzare e migliorare la conoscenze dei giovani sulla tematica del cancro. Con la creazione dei 3C Clubs, gli studenti con nuova consapevolezza possono divulgare ciò che hanno appreso in materia, tra le loro comunità. Anche ad esempio insegnare a fare l’autopalpazione al seno.
Il 20 luglio si svolge finalmente lafesta per i bambini! La giornata inizia in modo frenetico, siamo tutti eccitati ed adrenalinici, ricchi di energie e pronti a far sorridere i piccoli malati. All’interno del Lacor Hospital hanno riservato un grande spazio verde dove vengono montati ampi tendoni sotto i quali prenderanno posto i piccoli malati ed i loro familiari. Arrivano i truccatori, i DJ, noi di AFRON ci occupiamo della distribuzione dei regali (raccolti in Italia ai nostri fedeli sostenitori) e della consegna di magliette colorate, donate da due carissime amiche che da anni sono vicine alla nostra causa. Inoltre, intratteniamo i bimbi giocando con loro, facendo volare palloncini colorati, ballando a suon di musica. Quest’anno il tema della festa è stato DONALD DUCK ed AFRON ha installato un lungo striscione con la scritta “FUN THERAPY WITH DONALD DUCK”. Le magliette distribuite erano di un colore azzurro acceso e su ognuna di loro spiccava la faccia di Paperino.
E’ stato un momento magico di grande commozione e gioia.
La missione con AFRON termina il 21 luglio con le visite di follow up nei villaggi. Ci rechiamo a Kitgum, a due ore di macchina da Gulu ed a 60 KM dal confine con il Sud Sudan. Ci accompagnano Moses di Soleterre ed il Dr. Francis del Lacor Hospital. Andiamo a far visita ad una famiglia il cui bimbo di 4 anni, è stato colpito dal cancro, ora fortunatamente è guarito, ma AFRON garantisce le visite mediche anche fino ad un anno dal termine della chemioterapia, per assicurarsi che non ci siano recidive.
Il Dr. Francis lo visita, controlla il suo stato, sono presenti la mamma ed altre donne che ascoltano le indicazioni e le preziose informazioni che, in materia di cancro, fornisce il Dr. Francis.
AFRON ha portato dei regali al piccolo malato che, felice, li prende per giocare, subito viene circondato da altri bimbi che si uniscono a lui, è una scena fantastica di enorme dolcezza e tenerezza.
Il 22 luglio Cecilia ed io riprendiamo il volo per far rientro in Italia.
L’esperienza è stata fantastica e siamo orgogliose di aver visto con nostri occhi l’incredibile lavoro di AFRON sul campo.