Progetti

NO LOCKDOWN FOR CANCER

Stop al cancro e al COVID-19

01 luglio 2020 - 30 giugno 2021

LACOR HOSPITAL, NORD UGANDA

NO LOCKDOWN FOR CANCER. Dalla rinascita alla battaglia, le donne del Nord Uganda dicono STOP AL CANCRO E AL COVID-19

 

NO LOCKDOWN FOR CANCER è il risultato della co-progettazione di AFRON, dell'Uganda Women's Cancer Support Organization (UWOCASO), in stretta collaborazione ed in complementarità con il Lacor Hospital e il District Health Officer (DHO) di Gulu, Nord Uganda.

 

OBIETTIVO DI PROGETTO

L'obiettivo del progetto è l'aumentata protezione delle donne sopravvissute al cancro (divenute Cancer Counselors grazie al progetto I SURVIVED, WE WILL SURVIVE realizzato da AFRON nel 2020), delle pazienti oncologiche e del personale medico infermieristico del Lacor Hospital di Gulu, che contribuirà nel lungo periodo ad assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età.

 

STRATEGIA DI INTERVENTO

L'obiettivo di progetto sarà perseguito attraverso il raggiungimento dei seguenti Risultati e l'implementazione delle relative Azioni.

 

Il risultato "Migliorati i comportamenti protettivi delle Cancer Counselors e del personale medico-infermieristico nella presa in carico olistica delle donne colpite dal cancro" sarà raggiunto con la realizzazione della seguente Azione:

Organizzazione e realizzazione di un Training IPC (Infection Prevention and Control) per le Cancer Counselors e per gli operatori sanitari.

Con i medici del Lacor Hospital verrà definito e realizzato un corso per la prevenzione e il controllo dell'infezione da COVID-19 coinvolgendo, oltre al personale medico-infermieristico, anche le Cancer Counselors. I medici, sulla base delle linee guida pubblicate dal Ministero della Salute, a loro volta in linea con le indicazioni dell’OMS, miglioreranno le conoscenze e le capacità degli operatori e delle Counselors di prevenire e controllare il COVID-19.

Oltre ad una presentazione a livello globale, nazionale e locale della pandemia, il corso si focalizzerà sia sul riconoscimento dei segni e sintomi della malattia, anche attraverso la produzione di materiale didattico, sia sulle dimostrazioni pratiche per la corretta applicazione di procedure di igiene e gestione dei rifiuti ed utilizzo dei dispositivi di prevenzione e protezione individuale. In questo modo le Counselors potranno non solo comportarsi diminuendo i rischi di contagio, ma anche trasferire queste conoscenze alle pazienti in cura, ai propri familiari ed in generale alle comunità di provenienza.

 

Il risultato "Limitato il rischio di contagio del personale medico-infermieristico, delle Counselors e delle donne colpite dal cancro" sarà raggiunto con la realizzazione delle seguenti Azioni:

1) Fornitura e distribuzione di dispositivi di protezione individuale al personale medico-sanitario del Lacor Hospital.

In attesa delle autorizzazioni ministeriali e di una massiccia fornitura di vaccini che potrebbero immunizzare almeno lo staff sanitario del Lacor già colpito da numerosi casi di contagio, l'Ospedale da ormai un anno sta affrontando difficoltà di disponibilità e costi dei dispositivi di protezione individuale per il proprio staff.

Solo grazie al supporto organizzativo e logistico, con preventive e regolari richieste ai diversi fornitori ed importatori accreditati dal Ministero, il Lacor Hospital potrà ovviare alla necessità di limitare i rischi di contagio del suo personale, delle loro famiglie e dei pazienti, visto che è al momento preclusa anche la verifica dell'eventuale positività con i test antigeni, anch'essi non ancora promossi dal Ministero della Salute.

Saranno garantite forniture e distribuite, grazie al supporto del dipartimento di logistica del Lacor, un totale di 1.000 mascherine FFP2–N95, 164 camici usa e getta e 7.000 mascherine chirurgiche.

2) Realizzazione e distribuzione dei kit di prevenzione e protezione dal COVID-19 per le pazienti e le Cancer Counselors del Lacor Hospital.

Grazie al supporto di una Cooperativa di donne sopravvissute all'HIV/AIDS, AFRON, realizzerà dei kit di prevenzione e protezione. La medesima Cooperativa offrirà inoltre un supporto logistico sia nell’assemblaggio dei kit che nella loro distribuzione alle Counselors e alle pazienti del Lacor Hospital.

Il kit, contenuto in una borsa-zainetto cucita dalle donne della Cooperativa, conterrà 2 mascherine lavabili per adulto, una barra di sapone, gel disinfettante, assorbenti igienici, oltre a 1 kg. di zucchero e 5 kg. di posho.

La distribuzione avverrà durante un piccolo evento presso lo Smiling Cinema del Lacor Hospital, realizzato lo scorso anno da AFRON.

 

Il risultato " Aumentata la consapevolezza delle comunità di promuovere la prevenzione e la protezione dal COVID-19" sarà ottenuto attraverso la seguente Azione:

Evento di comunicazione e distribuzione dei kit alle pazienti e alle Cancer Counselors.

Per aumentare la consapevolezza sul COVID-19 e l'importanza di adottare comportamenti protettivi, soprattutto considerando le vulnerabili condizioni di salute delle pazienti oncologiche, sarà organizzato un piccolo evento in occasione che vedrà la distribuzione dei kit con una copertura mediatica sia locale che in Italia.

L’organizzazione dell’evento avverrà nel rispetto delle misure di distanziamento necessarie per limitare il diffondersi del virus.

Grazie al coinvolgimento dell'Ufficio stampa di AFRON e il coordinamento con l'ufficio comunicazione del Lacor, si darà visibilità anche attraverso i rispettivi canali di social media cercando di coinvolgere anche i media locali.

 

DURATA

Il progetto avrà la durata di 12 mesi.

 

BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI

Diretti:

- 10 Cancer Counselors saranno formate sulle procedure di prevenzione e controllo delle infezioni e dotate di dispositivi di protezione individuale

- 150 donne in cura beneficeranno del servizio di counselling e dei dispositivi di prevenzione e protezione personale

- 150 medici ed infermieri del Lacor riceveranno dispositivi di prevenzione e protezione personale.

 Indiretti:

-  famiglie e comunità di riferimento delle Cancer Counselors, delle pazienti e del personale medico-sanitario del Lacor Hospital.

 

Il progetto è realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese