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15/02/2019

IL RACCONTO DI MARGHERITA IN MISSIONE CON AFRON IN UGANDA

12 ore per dare colore all'area giochi dell'Uganda Cancer Institute



 

14 febbraio 2019
 

Dalle 08.00 alle 20.00 all’Uganda Cancer Institute!
Potrei scrivere solo dei miei disegni, visto che tutta la mia giornata è stata dedicata ai famosi “pupazzi” che andavano, anzi che dovevo dipingere, sulle pareti dell’area giochi dell’ospedale.
12 ore praticamente in piedi.
All’inizio non sapevo veramente da dove cominciare, non pensavo fosse così difficile. Si certo, li avevo già fatti, ma 18 anni fa e in più giorni.
Oggi si è trattata di una corsa contro il tempo e con strumenti e mezzi non proprio adatti, ma diciamo che alla fine il risultato è stato stupendo, al dire di tutti!!!
Chiara e Carmine invece tutta la mattinata hanno un po’ combattuto con le “inefficienze africane”… mancavano le buste, le magliette, la lista dei pazienti a cui consegnare i regali, ma alla fine sono riusciti a fare tutto.. Bravissimi!
La povera Titti, partita con febbre e tosse, più morta che viva, ci ha raggiunti a metà mattinata con Calogero, il medico oncologo Socio AFRON.
Nel pomeriggio tante risate e aiuti reciproci e finalmente al buio abbiamo lasciato la nostra postazione per andare finalmente a mangiare qualcosa.
Sognavamo tutti una birra che non è mai arrivata, ma soprattutto sognavamo il letto.
Prima di prendere sonno ho ripensato alla giornata di oggi.
Stamattina appena arrivata in ospedale sono stata incuriosita da tantissima gente, ordinatissima, sotto una grande tenda. Sembrava un mercatino. Saranno state 150/200 persone, le signore tutte con vestiti coloratissimi, nessuno urlava, tutti stavano in rigoroso silenzio.
Poi ho visto un medico con camice bianco, credo che quella fosse l’accettazione per le visite. Infatti durante la giornata, più o meno ogni ora e mezza, un microfono chiamava 5 o 6 persone.
Il tutto sempre senza rumori, solo qualche pianto di bambino piccolo, mai una madre che alzasse la voce o chiamasse il proprio figlio. Mai!
Che incredibile popolo, che forma di rispetto incredibile che hanno i bambini verso gli adulti, sono spesso sorridenti e comunque educatissimi.
Oggi a turno i bambini si affacciavano per vedere la pittura dei pupazzi.
Verso la fine 3 bimbette dietro la grata hanno cantato per quasi 20 minuti la stessa melodia. Guardavano i pupazzi e cantavano. Bello.
E’ mezzanotte. Sono molto stanca.

Tutto molto molto bello.
 
Margherita

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