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26/03/2021

AL VIA LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI #DIETROLECICATRICI

Combattiamo lo stigma del cancro regalando reggiseni



Un reggiseno può salvare la reputazione di una donna, garantendole una vita serena?  

Sì, e succede in Uganda, dove le donne che si ammalano di tumore  e subiscono l'asportazione di un seno rischiano di andare incontro a pregiudizi, stigma e quindi emarginazione.

Per questo motivo AFRON lancia la campagna  #dietrolecicatrici, allo scopo di raccogliere fondi per regalare un reggiseno speciale con protesi alle donne ugandesi reduci da intervento di mastectomia.

La campagna sarà attiva da oggi fino al 9 maggio, giorno della Festa della Mamma.


 "Perdere un seno o i capelli per una donna significa perdere la propria femminilità' e la serenità' di uscire di casa senza essere guardata subito da tutti" - racconta all'Agenzia di Stampa DIRE Cecilia Verderamo, che dopo un tumore al seno ha deciso di diventare socia AFRON per dare il proprio contributo.


"Io sono guarita- continua Verderamo - ma mi sento una privilegiata. Sono convinta che in Africa per le donne sia tre volte più' dura. Oltre alle difficoltà nell'accesso a diagnosi precoci e cure, per una donna ammalarsi è più dura perchè la società ugandese è retta dalle donne. Deve essere terribili sentirsi fragili e deboli".

E a questo può aggiungersi il pregiudizio di non avere più' un seno, in contesti dove la malattia è considerata una punizione divina.

"Quando mi ammalai persi i capelli - continua Verderamo - odiavo dover uscire con il foulard, così un mio amico mi regalò una parrucca. La mia vita cambiò, ritrovai la serenità e anche la voglia di combattere la malattia. Gliene sarò per sempre grata”.
  

Alla DIRE la Presidente AFRON Titti Andriani spiega: "Vogliamo regalare un reggiseno speciale che permetta di imbottire la coppa del seno perduto".  

“L'idea - continua Andriani - è venuta dopo che i nostri partner in Uganda ci hanno raccontato delle difficoltà che le donne senza un seno patiscono a mostrarsi in pubblico. Oltre a perdere un elemento di femminilità, l'assenza del seno le “etichetta” agli occhi degli altri come malate e diverse, dato che molti credono ancora che la malattia sia una punizione o una maledizione divina".

AFRON ha rilanciato di recente l'edizione 2021 del progetto “I survived, we will survive”, partito nel 2020 in collaborazione con l'associazione di donne sopravvissute al cancro UWOCASO (Uganda Women's Cancer Support Organisation) e con il St. Mary's Lacor Hospital di Gulu, nel Nord del Paese, dove AFRON opera dal 2018.

Dieci donne sopravvissute al cancro lo scorso febbraio hanno ricevuto formazione oncologica e sono divenute Cancer Counselors, per poter fornire assistenza psico-sociale alle nuove donne colpite dal tumore.

Fra i trainer delle 3 giornate di formazione anche la Dr.ssa Anna Ceribelli, oncologa e socio fondatore AFRON, recatasi in missione in Uganda a titolo volontario.

“Nel 2020, nonostante la pandemia da COVID-19, le 10 Counselors hanno offerto supporto a 224 donne - riferisce Andriani - e di queste, 88 sono state riferite  all’Uganda Cancer Institute di Kampala per i trattamenti di chemioterapia e radioterapia, perché il Lacor Hospital non è in grado di garantirli”.

In Uganda l’asportazione di un seno malato è radicale e mutilante, la quadrantectomia non viene praticata e la chirurgia plastica ricostruttiva è inesistente.

"Per questo motivo – conclude Andriani - AFRON ha pensato a donare a queste donne un reggiseno speciale che possa nascondere la loro menomazione. Il costo di un reggiseno acquistato a Kampala è di 100.000 scellini, circa 20 €.  Un costo veramente esiguo per noi se pensiamo che possa permettere a queste donne di riappropriarsi della loro femminilità”.


E’ possibile sostenere la campagna #dietrolecicatrici' donando sul sito AFRON

http://www.afron.org/it/sostienici/dona-ora  o sulla pagina Facebook AFRON Oncologia per l'Africa 

 

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