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30/06/2019

AFRON SUMMER PARTY 2019

In allegria garantiamo le cure oncologiche ai nostri bambini in Uganda



Quella del Summer Party è diventata ormai una tradizione che accompagna soci, volontari e sostenitori di AFRON verso l’estate.

Con le vacanze già in vista, la consueta voglia di divertirsi e allo stesso tempo fare del bene, AFRON ha dato appuntamento ai proprio sostenitori al Reale Circolo Reale Canottieri Tevere Remo dove, accompagnati dalla musica e dalla bellissima voce di Claudia Hausmann, promotrice di questo evento giunto ormai alla sua terza edizione, si è ballato in una meravigliosa cornice.

Prima della straordinaria esibizione di Claudia, socia AFRON, vi è stata la sorpresa che ha caratterizzato l’edizione 2019 del Summer Party: la presenza di Gianfranco Phino, attore, comico e imitatore romano che, con i suoi sketch, ha divertito i partecipanti con una performance degna della sua fama.

Grazie al sold-out registrato, sono stati raccolti oltre 2mila euro, fondi che destineremo al progetto ABLE+ (Awareness for Burkitt’s Lymphoma Eradication), in corso presso il Lacor Hospital.

Continua il nostro impegno a favore dei bambini colpiti dal Linfoma di Burkitt, con l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza dei bambini affetti da questa patologia che risulta essere la più diffusa.

Le cause scatenanti di questa patologia sono la proliferazione incontrollata dei linfociti, cellule del sistema immunitario che contribuiscono a difenderci dagli agenti esterni.

Il Linfoma di Burkitt, ci ricorda Antonella Savarese, oncologa dell’Istituto Regina Elena di Roma e Socio Fondatore di Afron, è purtroppo una neoplasia molto aggressiva che deriva dai linfociti di tipo B. Esistono due varianti principali, in Africa è presente la forma endemica che si manifesta soprattutto a livello dei linfonodi del collo e delle ossa facciali. La forma endemica è dovuta principalmente al virus di Epstein-Barr, quello che provoca la mononucleosi, detta anche malattia del bacio. Nei paesi europei la mononucleosi si cura senza difficoltà e una volta guarita, non lascia traccia. Nei paesi dell’Africa invece, malattie concomitanti come la malaria, portano il virus di Epstein-Barr, a trasformare i linfociti B in cellule staminali.

La fortuna è che questa malattia, risponde molto bene alla chemioterapia. Il problema però resta sempre lo stesso: la diagnosi non può essere tardiva altrimenti la cura diventa inefficace. Purtroppo bisogna sempre fare i conti con la scarsa conoscenza della malattia, la mancanza di disponibilità economiche e di strutture attrezzate.

Nel 2018, grazie al progetto ABLE, dei 33 bambini inseriti nel programma, 15 sono guariti e 9 stanno completando le cure. Purtroppo per altri 9 piccoli non c’è stato nulla da fare.
Quest’anno il progetto, diventato ABLE+, avrà una durata di 24 mesi e vedrà l’inserimento dello screening anche a favore delle donne.

Siamo fiduciosi che il trend positivo che ha caratterizzato il primo programma possa proseguire anche nel 2019.

Il progetto ABLE+ è realizzato in partnership con il Lacor Hospital e Soleterre Onlus, grazie al prezioso contributo dell'Associazione Onlus ALCLI Giorgio e Silvia di Rieti e dell'Ambasciata Italiana in Uganda.

Continuate a seguirci e a sostenerci, i risultati positivi di questi progetti dipendono anche da voi.

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