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27/10/2016

AFRON IN UGANDA, DOVE IL TUMORE E' "CONTAGIOSO"

La lotta di AFRON per debellare stigma e miscredenze



“E’ possibile ammalarsi di tumore grattando via con le dita la parte argentata delle ricariche dei cellulari? Secondo una donna ugandese si’.Questa, come tante altre ‘superstizioni’, avvolgono il problema delle malattie tumorali, rendendo rare le diagnosi precoci”.

“D’altronde nel 2008 l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ era stata chiara: se non si fosse intervenuti rapidamente nella prevenzione e cura dei tumori, in Africa si sarebbero registrati 13 milioni di nuovi casi nei successivi 10 anni e un milione di decessi all’anno”.

Scrive così Alessandra Fabbretti, dell'Agenzia di Stampa DIRE (www.dire.it),  in seguito all’intervista a Titti Andriani, Presidente AFRON.

www.dire.it/02-10-2016/79129-afron-uganda-tumore-contagiosofoto/

Il bellissimo articolo mette in luce il dramma che si sta consumando in molti paesi africani: povertà e ignoranza portano le donne a ricevere una diagnosi di cancro all’ultimo stadio, una condanna a morte per loro.

Per contro, come afferma l’Union International Contre le Cancer, circa il 70% dei tumori nel mondo potrebbe essere guarito se diagnosticato per tempo.

INFORMAZIONE e SCREENING: queste le uniche due armi percorribili per AFRON in Uganda, laddove le cure chemioterapiche sono esclusivamente a carico del paziente e quindi inaccessibili e l’apparecchio di radioterapia da aprile non funziona più.

Una battaglia che dal 2010 AFRON sta portando avanti incessantemente insieme ai suoi partner UWOCASO, UCCF e BCIEA, con grandi risultati: più di 13mila donne visitate gratuitamente e circa 260mila coinvolte nei programmi di sensibilizzazione.

 

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