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10/06/2018

14-26 GIUGNO: 4 VOLONTARI AFRON IN MISSIONE IN UGANDA!

Ripartono i progetti 3C – Children Caring about Cancer e ABLE - Awareness for Burkitt’s Lymphoma Eradication



Il Team di AFRON Oncologia per l’Africa ritorna in Uganda per la costruzione di una cisterna, per incontrare i giovani delle scuole e per continuare la lotta ai tumori infantili.


Il 2018 è l’anno in cui AFRON Oncologia per l’Africa si rivolge in modo più attento, rispetto agli anni precedenti, verso i bambini colpiti da cancro, dedicando loro progetti specifici.

Proprio in questo ambito, dal 14 al 26 giugno i volontari di AFRON saranno presenti presso l’istituto Kangole Girls Secondary School.

Ad attenderli, le studentesse del “3C club” costituito l’anno scorso. L’iniziativa è legata al progetto “3C – Children Caring about Cancer” svolto insieme all’Organizzazione Non Governativa Uganda Child Cancer Foundation, di cui AFRON è life member dal 2010. 
Il progetto 3C, finanziato grazie ai fondi dell’8 per mille assegnati dalla Chiesa Valdese, prevede la costituzione di un club 3C presso ogni istituto, ovvero un network di persone impegnate attivamente nella lotta al cancro attraverso la comunicazione, per favorire la conoscenza della malattia e la raccolta fondi per l’assistenza ai malati oncologici.
Dal 2014, anno d’inizio di questo progetto, sono stati fondati sette 3C club e sensibilizzati circa 12.000 studenti.


ll 3C Club costituito alla Kangole Girls S.S. già dallo scorso anno ha organizzato diverse attività, come commedie teatrali, che spiegano i fattori di rischio dei tumori che si possono evitare conducendo uno stile di vita sano: fra questi ricordiamo l’obesità, il fumo e l’alcool.

Tra le tante iniziative delle studentesse dell’istituto, anche la costruzione di un orto di frutta e verdura all’interno della scuola per promuovere un’alimentazione corretta, come efficace strumento di prevenzione verso i tumori.

Tra gli obiettivi della missione, oltre al monitoraggio dei club 3C, anche la realizzazione di una cisterna per evitare che l’impegno di queste studentesse vada in fumo a causa della siccità.

“Torniamo in Uganda con il progetto 3C – Children Caring about Cancer per aiutare questi ragazzi meravigliosi, che vanno a scuola con la voglia di studiare, di conoscere, di emergere. La nuova generazione ugandese, sopravvissuta al dramma dell’HIV, vuole socializzare e conoscere il mondo. AFRON vuole informare questi giovani sulla malattia per aiutarli a combatterla e debellare lo stigma ad essa legato. Il cancro purtroppo ancora oggi è visto come una malattia contagiosa, una maledizione o una punizione divina” -  Titti Andriani, Presidente di AFRON.

I volontari di AFRON proseguiranno poi per il Lacor Hospital, nel Nord Uganda, per organizzare le campagne di sensibilizzazione sui tumori femminili ed infantili previste dal progetto ABLE - Awareness for Burkitt’s Lymphoma Eradication.
Questa iniziativa, condotta con il St. Mary’s Hospital Lacor e con Soleterre-Strategie di Pace Onlus, una Organizzazione Non Governativa italiana impegnata nella lotta ai tumori infantili, rappresenta il progetto pilota per migliorare la sopravvivenza dei bambini colpiti dal Linfoma di Burkitt nel Nord Uganda.

La prima parte del progetto ABLE si è svolta a marzo nei distretti di Awach e Atiak, nei quali è partito il programma di follow up verso quei i ragazzi che hanno ricevuto una diagnosi positiva. In questa seconda missione si ultimerà l’organizzazione delle campagne di sensibilizzazione per i distretti di Amuru, Pabbo e Opit.

AFRON, insieme ai partner coinvolti in questo progetto, mira alla sensibilizzazione della comunità sulla malattia per un’individuazione della stessa in fase precoce.

Una diagnosi tempestiva, l’immediato ricovero in ospedale e il completamento delle cure chemioterapiche sono fondamentali per una guarigione.


Il progetto ABLE è rivolto ai 200 bambini dei cinque villaggi della regione Acholi, nel Nord Uganda, e indirettamente, alle 3.000 persone che saranno sensibilizzate verso il Linfoma di Burkitt, un tumore infantile che colpisce tra i 175 e i 250 mila bambini al mondo ogni anno.

In occidente questo tipo di cancro, normalmente diagnosticato in tempo, ha un tasso di sopravvivenza compreso tra il 75 e l’85%.

L’80% dei casi mondiali del linfoma di Burkitt è diagnosticato nei paesi a basso reddito, dove la sopravvivenza è tra il 20 e il 50%, in particolare in Uganda, dove solo il 2% dei bambini si presenta in ospedale in tempo utile per essere curato.


Il St. Mary’s Hospital Lacor di Gulu, nato come piccolo ospedale missionario nel 1959, è il principale ospedale non a scopo di lucro dell’Africa equatoriale. Oggi struttura di riferimento per la cura dei bambini nel Nord dell'Uganda, offre servizi anche ai pazienti provenienti dal vicino Sud Sudan. Il Lacor Hospital è in grado di ospitare 250 mila pazienti ogni anno e garantisce cure mediche a tutti, anche a chi non è grado di pagare.

L’ospedale, partner di AFRON in questa lotta al linfoma di Burkitt, applica un protocollo che prevede 6 cicli di trattamenti, ognuno della durata di 3 giorni, con interruzioni tra i 10 e i 21 giorni tra ogni ciclo. Se le condizioni dei pazienti sono sufficientemente buone, i dottori danno la possibilità di lasciare la struttura durante i periodi di pausa e tornare per il ciclo successivo. Purtroppo i miglioramenti iniziali convincono i genitori che i figli siano guariti e per questo abbandonano precocemente le cure, con conseguenze fatali per i loro bambini.

La mancanza di informazione è una delle priorità da combattere in Uganda, solo in questo modo la percentuale di sopravvivenza può crescere.

AFRON, con i propri volontari, sarà in Uganda dal 14 al 26 giugno per garantire il diritto alla salute di tutti, anche dei più piccoli, i più indifesi.

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