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07/05/2020

10 ANNI DI PREVENZIONE E CURA DEI TUMORI IN AFRICA

Non ci fermeremo finchè il diritto alla cure non sarà uguale per tutti



 

Sono trascorsi dieci anni, ma è sembrato un battito di ciglia. In questi anni tante cose sono state realizzate ma, soprattutto, tante persone hanno ricevuto un sostegno o una cura che gli hanno permesso di continuare a vivere.

Fondata il 10 maggio 2010 e dedicata alla prevenzione e alla cura del cancro nei paesi africani, l’Associazione riceve subito il riconoscimento di ONLUS e nel 2013 assume l’acronimo AFRON.

In questo decennio ha operato in diversi stati come Mauritania e Rwanda, ma è l’Uganda la casa dove opera in maniera stabile fin dalla sua nascita.

La nostra Vision è da sempre “un mondo in cui tutti gli esseri umani abbiano garantito il diritto alla salute e pari accesso alle cure oncologiche, senza distinzione di genere, razza, religione e provenienza geografica”.
 
Un sogno che ci porta a lavorare con forza, non potendo stare a guardare la sofferenza di persone che muoiono senza potersi curare o senza conoscere il nome della malattia che li porterà via.

Soci e volontari hanno lavorato duro in questi anni, sempre con il sorriso, per raccogliere in Italia i fondi necessari alla realizzazione di numerosi progetti. Un volontariato forte e cristallino, certificato puntualmente da un Bilancio di Missione annuale, anche se non obbligatorio, e che ha portato a devolvere negli anni mediamente l’87% dei fondi raccolti ai nostri beneficiari: donne e bambini africani.

Nelle nostre campagne di sensibilizzazione sui tumori sono state coinvolte 800.000 persone. Ci siamo presi cura di oltre 16mila donne offrendo visite al seno e pap-test gratuiti. Abbiamo sostenuto oltre 200 bambini durante il decorso della loro malattia oncologica.
 
Siamo consapevoli dell’importanza di sostenere i beneficiari delle nostre missioni nella loro terra e nel rispetto del loro stile di vita e delle loro necessità. Per questo il nostro impegno si è concentrato anche nella formazione di personale medico e infermieristico. Grazie al nostro impegno un medico ugandese è divenuto specialista in Ginecologia ed Ostetricia e 131 infermiere ed ostetriche hanno ricevuto una formazione oncologica specifica.

Per avere una maggiore efficacia nella sensibilizzazione, la prima arma contro il cancro, abbiamo portato avanti diversi progetti che hanno visto 46 donne sopravvissute al cancro, diventare Counsellor in ambito oncologico: aiuteranno altre donne a superare la malattia.

Per concludere con i numeri, in questi dieci anni di missioni in Uganda si sono alternati 42 medici volontari, che hanno lavorato senza sosta per riuscire a visitare le donne che necessitavano del nostro aiuto. Per loro, abbiamo costruito una Family Home, allo scopo di ospitarle durante i trattamenti oncologici. Vivere la malattia in maniera dignitosa è rispetto per la vita umana. Abbiamo inoltre realizzato un cinema e una ludoteca per i più piccoli: restituire loro un angolo di normalità nel dramma che sono costretti a vivere è per noi motivo di orgoglio. Per accrescere la conoscenza di questa malattia, siamo andati nelle scuole a parlare con le nuove generazioni affinché possano difendersi dai tumori per tempo. Agli studenti abbiamo illustrato il valore della prevenzione, alle giovani ragazze abbiamo insegnato l’importanza dell’autopalpazione al seno, perché solo la diagnosi precoce può essere decisiva nella battaglia contro il cancro. In una delle loro scuole, abbiamo realizzato una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana per poter per irrigare l’orto che hanno costruito al fine di mantenere un’alimentazione sana. Anche questa è prevenzione.

Siamo convinti, senza pretese, di aver promosso un’elevata consapevolezza del valore della prevenzione, una maggiore conoscenza della malattia e dei suoi sintomi ed una formazione altamente professionale per il personale medico-infermieristico locale.

Siamo altrettanto consapevoli di avere ancora davanti ancora una lunga strada da percorrere. Ma il percorso fatto fino ad ora, evidentemente è quello giusto. Lo dimostrano i riconoscimenti ottenuti dall’Italia e dall’Uganda.
 
Per la professionalità e l’umanità con cui è impegnata nella lotta al cancro nei Paesi africani”, questa la motivazione con cui il Presidente Mattarella ha concesso a Titti Andriani, Presidente AFRON, l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Solo qualche mese prima, AFRON era stata insignita dal Presidente dell’Uganda Yoweri Kaguta Museveni della Golden Jubilee Medal, medaglia al valore per quanti si impegnano in cause sociali, ottenuta per il contributo alla lotta contro il cancro nel Paese.
 
Continui e proficui sono stati da sempre, i rapporti con le rispettive Ambasciate, sia quella italiana in Uganda, che quella ugandese in Italia.

AFRON è una storia che nasce dalla volontà di 5 medici specialisti dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma di rispondere all’allarme lanciato nel 2008 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Se non si interverrà tempestivamente con opportuni programmi di prevenzione e cura, l’Africa si troverà ad affrontare, entro il 2020, 13 milioni di nuovi casi di cancro e circa 1 milione di decessi l’anno”.
 
Siamo consapevoli di aver combattuto contro questa malattia con tutte le nostre forze. Oggi siamo impegnati per contribuire a raggiungere un nuovo obiettivo lanciato dall’OMS: entro il 2030 aumentare dal 30% al 50% la sopravvivenza dei bambini colpiti dal cancro nei paesi a basso e medio reddito.

La nostra storia, i nostri progetti, le nostre emozioni sono racchiuse in un libro autobiografico scritto da Titti Andriani dal titolo “Non starò a guardare”, edito da Edizioni Magi. I proventi derivanti da questo libro saranno destinati interamente ai nostri progetti.

Tante le cose vissute in questi anni e da ricordare, saranno per sempre scolpite nel nostro cuore le storie a lieto di fine, come quelle di Solomon e Ronald, così come il ricordo dei piccoli pazienti, come Isaac e Aldo, che purtroppo non ce l’hanno fatta.

Tutto questo non sarebbe stato possibile se, in questi 10 anni, non ci fossero stati i nostri sostenitori. La loro continua e incondizionata generosità ci ha permesso di realizzare concretamente i nostri progetti. Grazie!

Andremo avanti fino a quando il nostro progetto di “Africa Cancer Free” non sarà raggiunto, ovvero, fino a quando il diritto alle cure non sarà uguale per tutti.
 
Visualizza il video dei nostri 10 anni di attività in Ugandawww.youtube.com/watch
 
 
 

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